Come cambia la mobilità.

COME CAMBIERÀ SPOSTARSI DOPO LA PANDEMIA E PERCHÈ NOLEGGIARE A LUNGO TERMINE L’AUTO SARÀ LA SCELTA PIÙ SICURA CHE POTRAI FARE PER LA TUA SALUTE, QUELLA DEI TUOI CARI, DEI TUOI COLLABORATORI IN AZIENDA E… PER IL TUO PORTAFOGLIO!

Ciao e ben ritrovato.

Innanzitutto spero che tu e tutti i tuoi cari stiate bene e che non abbiate subito perdite a causa della pandemia.
Spero che tu possa finalmente uscire di casa e riabbracciare gli affetti che non vedi da tempo, non ne potrai più come me, penso, confinato forzatamente da quasi 2 mesi nel focolare domestico.
Qualunque attività tu svolga, a prescindere, resta fiducioso: le cose torneranno come prima, anche se richiederà tempo, distacco e non tutti riusciranno ad uscirne indenni.

“Life finds a way” (La vita vince sempre, tradotto all’italiana), come diceva Jeff Goldblum interpretando il Dott. Malcolm, in Jurassic Park, in merito alla capacità dei dinosauri di riprodursi a dispetto del controllo degli scienziati senza scrupoli.

Fino a qualche settimana fa, si era soliti parlare di cambiamenti importanti ed evoluzioni tecnologiche e tecniche di rilievo affibbiando una sigletta numerica al settore di riferimento, Web 2.0, 3.0, Industry 4.0 e via dicendo.
Oggi una sigla che sembra un codice di una missione, un piccolissimo micro-organismo chiamato dagli scienziati Covid-19, ha stravolto e ribaltato le nostre esistenze, in maniera radicale e probabilmente per lungo tempo.
E porterà, tra le altre cose, al concetto e alla messa in pratica della Mobilità 2.0 (o 2.0.2.0, ricordando l’annus horribilis che verrà citato su tutti i libri di storia d’ora in poi).
Pensiamo a quanto vorticosamente sono cambiate le cose, per poi guardare al prossimo futuro.

2019 in sintesi (12 mesi): in Italia la scena la dominano al solito le chiacchiere e le sparate nei comizi e nei social dei politici nostrani, in Europa l’Inghilterra esce di scena con molte polemiche, nel mondo Trump litiga con Cina, Iran evitando nel mentre l’impeachment, l’Australia e l’Amazzonia vanno a fuoco, mentre Greta Thunberg riesce quanto meno a far smuovere le coscienze per l’ambiente e la natura, sempre più colpiti dallo stile di vita dell’uomo. Nonostante le classiche difficoltà presenti in ogni settore, lo scenario dalle nostre parti era di fatto sereno, tutto andava più o meno al solito e la situazione era relativamente stabile e florida. Qualche situazione critica qua e là ma distante dalla nostra realtà, qualche disastro e qualche guerra più o meno rilevante, sempre a debita distanza dal nostro territorio. Di fatto non c’erano preoccupazioni particolari, ed era tutto sotto controllo. Figurati se si dava peso a quella forte influenza in una lontanissima regione cinese che stava dando un po’ di problemi, solo laggiù…

2020 in sintesi (4 mesi): continuano gli screzi e i dibattiti sul niente in Italia, proseguono i drammi umanitari nel mondo specialmente in Siria, scompare tragicamente Kobe Bryant e la comunità sportiva piange per settimane, ma il mondo cambia improvvisamente completamente a causa del Coronavirus, facendo chiudere e annullare tutto, sport, viaggi, ristorazione, aziende, eventi… un virus subdolo, mutevole che ha fatto e farà morti specialmente tra persone di età avanzata e che soprattutto d’ora in poi cambierà le abitudini e le consuetudini delle persone nel loro quotidiano. L’Italia è uno dei punti più colpiti ed anzi, il mondo ci vede come uno dei principali untori. Tutte le attività hanno un blocco totale per 2 mesi, poche aziende continuano ad operare in uno scenario apocalittico. Pian piano si sta riprendendo la vita normale ma niente sarà come prima, e questo per molto tempo a venire dopo il lockdown. Una doccia freddissima, questa clausura forzata, una shock fuori dall’ordinario che ci ha costretto tutti a ripensare ai nostri capisaldi e ad affrontare un cambiamento radicale in cui ci siamo resi conto che non siamo invulnerabili.

Chi l’avrebbe mai detto? Il panorama è cambiato in un amen, non si può essere sicuri di nulla, fare progetti o previsioni è un vero lancio di monetina.
Oggi, col senno di poi, si sarebbero potuto fare cose diverse, migliori? Sicuramente sì, hai voglia!

Lo si poteva prevenire? Forse, di certo è stato sottovalutato il rischio all’inizio (specialmente dalle nostre autorità, ma non solo…) e poi è stato impossibile arginare la diga quando oramai il contagio era diffuso.

Chi lo poteva prevedere? Nessuno ovviamente.
A oggi non ci sono soluzioni magiche, viviamo alla giornata e cerchiamo di adattarci al meglio possibile ed il prima possibile alla nuova situazione, che è sanabile anche se al momento bisogna fare un atto di fede.

Le situazioni di crisi, come ci insegna la storia, portano sempre ad un’evoluzione, in qualunque settore, dove solo i più veloci ad adattarsi sopravvivono (prendendo a spunto la legge darwiniana per le specie viventi che tanto ho cara, visti i miei studi passati).

Questo post non è una previsione, quindi, ma solo un ragionamento su come potrà evolvere la mobilità nei prossimi mesi (comprenderei, realisticamente, almeno anche tutto il 2021), con un focus particolare quello che è il nostro settore specifico del noleggio a lungo termine, argomenti dove possiamo parlare con grande cognizione di causa.

Nelle dinamiche per i tempi a venire dobbiamo tenere in conto 2 argomenti principali che resteranno costanti nell’unico luogo che conta, la realtà nella testa della gente:

  1. Aspetto mentale e sociale: anche se il virus verrà debellato da un vaccino (aspetta e spera…), dal caldo, da una cura o semplicemente perché perderà naturalmente forza ed aggressività, lascerà degli strascichi notevoli.

La gente ha timore, non ha più fiducia ad uscire di casa a cuor leggero e ad avere contatti col prossimo.

Il nemico non è visibile e chiunque ne può essere portatore, non è individuabile e proprio per questo il tarlo del dubbio che in qualunque posto, in qualunque momento ci possa essere possibilità di contagio, corroderà per molto tempo ognuno di noi.

I luoghi pubblici saranno visti sempre con maggior sospetto, anche se ci sarà un’opera continua di sanificazione, oltre che di maggior igienizzazione personale.

L’incertezza la farà da padrona, in un’epoca dove ci si è resi conto che la vita di ciascuno sia affidata anche alla responsabilità di altri, ma nonostante tutto la psicologia non la cambierà un virus e prima poi si tornerà alla vita normale.


  1. Aspetto pratico: si renderanno necessari cambiamenti drastici quali portare la mascherina anche di giorno, lo smart working rivoluzionerà modo di lavorare e di pensare di aziende e del personale, il distanziamento sociale che genererà grandi disagi oltre che alle attività anche ai singoli, dalla fila al supermercato o all’ufficio pubblico, dal trasporto condiviso allo svago.

Sostenere un esame medico o un intervento richiederà un tempo molto superiore a prima, fiere, cinema, concerti saranno tutti da ripensare, il web e i social la faranno ancora più da padrone e questo periodo ha dato una forte accelerata al loro utilizzo anche da parte di chi era rimasto ancorato ai vecchi metodi.

Alcuni settori come la tecnologia beneficeranno enormemente di questa crisi, altri come il turismo o la mobilità soffriranno moltissimo a rimettersi in sesto, dopo questo colpo da knock-out.

Sarà indispensabile cautelarsi dagli acquisti on-line sprovveduti, perché questa metodologia di acquisto sarà sempre più la consuetudine e senza il contatto umano il rischio di fregatura aumenterà moltissimo.

IMPATTO E PREVISIONI PER I PROSSIMI MESI PER LE PRINCIPALI CATEGORIE DI TRASPORTO PERSONE

  1. TRENO: I treni ad alta velocità aggiungeranno corse e carrozze per rispettare il distanziamento sociale imposto e percorrere le tratte in maniera sostenibile ma questo provocherà un forte rallentamento nelle tempistiche, rendendo molto meno allettante fare il viaggio, che fino a poche settimane fa ti portava da Milano a Bologna in 1h. I treni meno moderni avranno ulteriori difficoltà in questo e ci sarà da valutare bene l’aspetto dell’igiene, che già non era un punto di forza prima degli spostamenti su ferrovia. Anche solo il fare i biglietti off-line potrebbe essere molto complicato.
  1. AEREO: come sopra, l’impatto sarà devastante, qui non si potrà aggiungere spazio e servirà una pianificazione più lunga da parte dei viaggiatori a causa della capienza limitata dal distanziamento imposto, anche i tempi saranno dilatati dalle operazioni di sanificazioni necessarie e tassative. Considerando che l’aspetto business dei voli aerei è una nicchia ristretta qui in Italia, avrà un ripido calo di utilizzo.
  1. NAVE: le crociere subiranno un contraccolpo notevole, essendo delle micro-città viaggianti sul mare, probabilmente la gente difficilmente vorrà stare a contatto con 3000 sconosciuti tutti potenzialmente pericolosi, per una o più settimane. Anche i traghetti per le isole, in scala inferiore andranno nella stessa direzione, considerando anche la ferma del turismo.
  1. TRASPORTI PUBBLICI: autobus e pullman avranno drastiche restrizioni e tanti, enormi problemi: 1 postazione occupata da un passeggero per 3 o 4 non occupate implicherà dei costi notevoli per le società che erogano il servizio; dovranno rivedere molto bene i conti e probabilmente anche gli utenti soffriranno per i ritardi e l’incertezza.
  1. METROPOLITANA: sanificare le carrozze qui diventa un’impresa, visto la velocità del servizio richiesto, la conseguenza sicura saranno rallentamenti forti e molte meno corse, che vogliono dire tempi allungati per raggiungere la destinazione, sempre che i passeggeri accettino il rischio di condividere vagoni e ambienti chiusi pieni di estranei e condizioni igieniche non sempre al top, per dirla con un eufemismo. Il ticketing e l’accesso ai locali, dai tornelli, potrebbe richiedere molto tempo e file lunghe.
  1. TAXI: questa categoria rischia veramente un tracollo, perché se il guidatore non è scrupoloso, ad ogni corsa l’utilizzatore rischia il contagio, non sapendo chi è salito prima e come è stata sanificata l’auto. Il tarlo nella mente delle persone lavorerà contro questo trasporto a pagamento (anche molto caro in certe zone), che potrebbe subire un altro shock, dopo l’avvento di Uber che fu aspramente osteggiato qui nel BelPaese.
  1. SHARING: condivisione del mezzo, principalmente si parla di auto, un metodo che era trendy (a parole) fino ad un paio di anni fa per un’utenza limitata e solo nelle grosse città. Oggi sembra una modalità di spostamento agonizzante (anche se a ben guardare i numeri delle corse e i conti degli operatori già non erano certo rosei anche prima del 2020). Pensare di sedersi in autoveicoli dove poco prima ci sono stati perfetti sconosciuti, non è rassicurante e ci sono mezzi alternativi per raggiungere la stessa meta. Il mercato sharing delle bike era già crollato invece a fine 2018.
  1. BICI, MOTO E SCOOTER: di fatto le due ruote, invece, non saranno molto coinvolte in questo cambiamento epocale, perché al massimo il trasporto era di due persone per le moto. Spesso e volentieri sono oggetti personali che implicavano già distanziamento sociale, ma che non ti permettono di coprire distanze particolari comodamente e quindi resteranno utilizzate da chi già le amava e potrebbero essere prese in considerazione come mezzo di spostamento veloce per il centro città.
  1. AUTO: l’auto personale (di proprietà o assegnata ad uso esclusivo dall’azienda) non da particolari problemi rispetto a prima, oltre al doverla pulire ed igienizzare magari molto più a fondo e più spesso. Quando invece parliamo di auto dove il conducente è “multiplo” le difficoltà crescono: ad esempio, il noleggio a breve termine era un settore in crescita strepitosa nel recente passato ma oggi soffre dannatamente, per gli stessi motivi di paura della condivisione del mezzo da poco usato da estranei. Sicuramente tornerà in auge nel medio periodo, utile per la flessibilità che ti consente e perché la sanificazione non richiede più di 20-30’, ma farlo ad ogni “drop-off” o ad ogni spostamento del veicolo rallenterà le procedure operative e farà aumentare i costi per l’utente finale (anche se gli operatori faranno di tutto per far circolare le auto che riempiono parcheggi, depositi e piazzali come fossero soprammobili. Anche i tempi tecnici si dilateranno, agli sportelli di aeroporti e stazioni). Una parola anche per le concessionarie, poiché i rivenditori avranno seri problemi a ripartire e questo porterà ad una razionalizzazione della rete: i più grossi staranno a galla, molti piccoli verranno assorbiti o si accorperanno fra loro. I tempi di immatricolazione, approntamento e consegna si allungheranno inevitabilmente.

Vediamo infine nel dettaglio il nostro settore e perché converrà ancor più che prima dell’urto del Covid-19, quando il noleggio era comunque uno dei cavalli trainanti del mercato automotive, col trend sempre positivo anche in anni difficili per il settore automotive.

NOLEGGIO AUTO A LUNGO TERMINE: è già da anni la soluzione più conveniente se

  • vuoi evitare di sborsare capitali importanti iniziali (e di certo la gran parte delle persone non avrà voglia e modo di spendere cifre esagerate per l’auto, con tutti i pensieri che ci sono)
  • vuoi avere la certezza di quello che costerà la gestione dell’auto, con un buonissimo grado di precisione, seppure non assoluto
  • non vuoi più avere il problema della rivendita futura che è una valutazione totalmente nebulosa, anche per l’enorme caos che c’è a livello di alimentazioni (ibrida, benzina, diesel, gpl, metano, elettrica… cosa scegliere?)
  • vuoi la scelta che ti permette di includere tutti i servizi relativi all’auto, prevenendo ogni imprevisto e garantendoti nella modalità più sicura la mobilità tua, dei tuoi collaboratori e/o dei tuoi famigliari
  • vuoi mettere a budget quanto ti costerà spostarti con quel veicolo, che sia per lavoro che sia per necessità famigliari o svago.
  • Vuoi metterti al riparo dalle oscillazioni del mercato, degli aumenti, dei costi imprevisti

SCENARIO E PREVISIONI

Assumersi l’onere finanziario e di gestione di un acquisto in proprietà sarà ancor di più un azzardo di ieri e di oggi, considerando che nessun può prevedere realmente come evolverà il mercato tra 2-3 anni, figurarsi tra 5-6… lasciare questa incombenza alla società di noleggio è la scelta più saggia, sarà poi lei che si dovrà preoccupare di trovare il modo di rivenderla al prezzo migliore. Solo questo aspetto è di valore inestimabile, rispetto alle altre formule d’acquisto che ti vincolano in maniera determinante ad un marchio, togliendoti la libertà di scelta o ti generano un esborso che ti farti venire il sangue amaro.

Dal punto di vista aziendale, probabilmente diminuiranno gli ordini di vetture personalizzate, a meno che il cliente sia disposto ad aspettarle per parecchi mesi. In questo confido che ci sia molta più “dittatura” da parte dei fleet manager e degli imprenditori nell’imporre o, quanto meno, indirizzare la scelta del driver solo su poche alternative.

La tendenza sarà quella di firmare contratti per auto già immatricolate o perlomeno già prodotte, avendo così la certezza che in un tempo ragionevole possano essere realmente consegnate.

Questo perché le fabbriche stanno riattivandosi proprio in questi giorni, ma la coda di lavoro è enorme e le nuove norme per la sicurezza sul lavoro costringeranno le fabbriche a produrre in maniera più lenta e difficoltosa. Considerando anche che molti stabilimenti sono all’estero e oltreoceano, alcuni modelli potrebbero richiedere tranquillamente più mesi per la consegna finale che un bambino a nascere.

I noleggiatori spingeranno molto per piazzare le loro auto a “Km0” e di seconda mano, con un risparmio rispetto al nuovo, anche se le condizioni potrebbero essere decisamente migliorate. Per il cliente che non ha esigenze particolari e consapevole saranno soluzioni valide, anche se specialmente sull’usato, il rischio di qualche magagna ci sarà.

Sempre più le società di noleggio andranno verso acquisti massivi, lotti di auto standardizzate con condizioni economiche vantaggiose per tutte le parti in causa.

Situazione “win-win-win” per costruttore, noleggiatore, cliente finale: acquistare stock di 50, 100 veicoli in un colpo permette al costruttore di fare numeri importanti, anche se lo sconto che concedono al provider è altissimo, questo ne rigira una buona parte al cliente finale che si trova con un canone mensile più aggressivo ed ha più certezze sulla produzione del veicolo.

Cresceranno in maniera importante le richieste dei privati che, a fronte di una piccola rata mensile, riusciranno ad avere la mobilità per la famiglia a cifre contenute. Si svilupperanno sempre più formule a mosaico, con prezzo da esposizione bassissimo, ma a fronte di servizi quasi nulli e rischio a carico del cliente elevato (senza la kasko ogni danno al veicolo è da riparare ed è a proprio carico, senza la manutenzione ovviamente si svilisce il prodotto del noleggio e il meccanico te lo paghi tu, etc..).

L’interesse e la maggior richiesta si sposterà verso il segmento piccolo o medio-piccolo, con canone estremamente interessanti e appetibili, anche a discapito di qualche servizio, come scritto poco fa.

I clienti prediligeranno le formule con un’uscita dal contratto agevolata o con penali gestibili, oltre che a periodo di contratto che scenderà verso i 2 o 3 anni, per tenere un orizzonte temporale relativamente vicino, mentre i 48 mesi e oltre verranno valutati solo dalle aziende o privati che hanno situazioni stabili nel tempo, anche dopo tutto questo sconvolgimento.

Molte aziende stanno già pensando di utilizzare il noleggio come welfare aziendale anche per profili che non hanno finora avuto diritto all’auto aziendali (come per gli impiegati amministrativi, o per lavoratori che gestivano auto di pool o furgoni come i tecnici o i magazzinieri)

Le aziende più grosse e strutturate vogliono condizioni e convenzioni specifiche per i loro operai e dipendenti, specialmente per i pendolari diventa uno strumento indispensabile per raggiungere la sede di lavoro.

Un effetto molto importante sarà l’abbattimento del chilometraggio per buona parte degli utenti, le prime stime parlano di una forbice che va dal 20% al 35% in meno rispetto a prima.

Detto questo, concludo con i punti cardine del discorso e quello a cui dovrai far maggiormente attenzione in fase di trattativa, cioè…

COSA CONTA VERAMENTE VALUTARE NELLA SCELTA DI UN NOLEGGIO

Se fai una ricerca su Google, non troverai mai come avere dei parametri oggettivi per la scelta di un provider rispetto ad un altro, a parità di veicolo scelto.

Ti ricordo, come già scritto diverse volte qui, che l’auto è solo uno degli elementi del preventivo, l’unico tangibile che puoi toccare e soppesare.

Ma il noleggio a lungo termine è il servizio che c’è dietro, è questo che fa la differenza tra una buona esperienza o una pessima esperienza.

  1. SOCIETÀ DI NOLEGGIO: hanno tutte approcci diversi, il servizio è curato da alcuni e tralasciato da altri, il cliente sempre più viene lasciato in balia delle situazioni, di un numero verde che da rispostine pre-confezionate, di referenti responsabili che non fanno un passo più di quello che dice il ruolo e che hanno le mani legate da procedure e imposizioni dall’alto.

È bene farsi consigliare molto accuratamente dal proprio consulente, in base all’aspettativa corretta che uno ha, una società è meglio di un’altra. E non parlo solo dell’esborso mensile della specifica auto.

Non pensare che i noleggiatori del marchio (captive, in termine tecnico) siano per forza meglio dei generalisti, non pensare che i grossi player del mercato siano meglio dei piccoli, ognuno ha le sue caratteristiche: solo chi ci lavora da anni sa un po’ come si muovono e le loro dinamiche sono più mutevoli del maledetto virus, quindi sempre in guardia, le cose possono cambiare rapidamente.

Ne sappiamo qualcosa tutti, no?

Non c’è e non ci sarà un leader di mercato conclamato, questo ti dovrebbe far nascere qualche sospetto sui motivi. Risposta semplice: lungi dalla perfezione, ogni società ha punti di forza e punti deboli, procedure buone e altre deficitarie, quindi sono difficilmente valutabili dall’esterno.

Quindi per lo più il cliente non preparato, sceglie solo per il prezzo della specifica trattativa. E spesso poi se ne pente. Per questo è fondamentale il prossimo punto.

  1. STAFF A TUA DISPOSIZIONE NEL POST-VENDITA: il servizio di noleggio non è tutto rose e fiori, esistono disservizi, ritardi, mancate risposte, mancate autorizzazioni ai lavori (in tempi di crisi, tutti tirano la cinghia, anche i grossi noleggiatori), errori di fatturazione e potrei continuare.

Ritieni di potercela fare da solo a sbrogliare la matassa? Vedi te, in bocca al lupo.

Il mio consiglio spassionato è di dare il giusto valore al tuo interlocutore, verifica la sua preparazione e lo staff ti può dare a supporto anche durante la vita del contratto.

Ti invito a sentire cosa dicono alcuni dei nostri clienti che ci hanno voluto mettere la faccia per dire che, anche quando non è facile e potevamo lavarcene le mani (bella battuta, specialmente in questo periodo…), noi ci siamo sempre fatti in 4, in 8 o in quanto serve per portargli la risposta e la soluzione al loro quesito o per risolvergli il disagio.

Affidarti ad un concessionario senza personale dedicato o al massimo con un venditore diretto e numero verde di un freddo customer service a cui appoggiare le tue lamentele potrebbe portarti ad avere il fegato grosso, quando vuoi velocità, efficienza e brillantezza nelle soluzioni ai problemi.

  1. SERVIZI INCLUSI: non bisogna farsi abbagliare solo dal prezzo di vetrina, vanno valutati bene i km inclusi, i servizi operativi (occhio, come detto in precedenza, molti prodotti offerti sono “light”, senza assicurazioni o manutenzione, per non parlare di gomme e auto sostitutiva, quasi mai presenti nelle proposte dei più, mentre da noi li trovi sempre presenti) e finanziari (attenzione alla quota di anticipo, che spesso è importante, ricordati che da noi le offerte in vetrina sono sempre senza anticipo, perché non dipende da noi, e il nostro compito è quello di farti tenere più soldi in tasca possibile, non ci interessa ingrassare i noleggiatori). L’auto sostitutiva, oggi più di prima anche se fai pochi chilometri, ad esempio è un servizio che è reato omettere, se vuoi avere la serenità di poterti muovere con costanza, in qualunque momento e in qualunque zona, senza ulteriori aggravi di costo. Pensa a quanti guasti di elettronica ci sono e ci saranno o semplicemente se ti capita di prendere la grandine e vuoi sistemare l’auto o se fai un’incidente (anche non per colpa tua) e tra perizia e pezzi di ricambio, ci vogliono 2 o 3 mesi? Capito l’importanza di pensare a tutte le evenienze? Noi siamo lì proprio per questo.
  1. RETE ASSISTENZA: oltre alla diffusione e alla capillarità dei centri di assistenza nella tua zona, che puoi trovare, più o meno facilmente, nei vari siti istituzionali dei noleggiatori, dovresti verificare di persona la loro soddisfazione e la loro “voglia” di lavorare per quella specifica azienda. Mi spiego meglio: per l’officina, gommista o carrozzeria avere la convenzione con il noleggiatore non sempre si traduce nell’essere organizzati e preparati, nell’essere reattivi quando la tua auto viene ricoverata, nel conoscere le giuste procedure specifiche, nell’essere proattivi con la società stessa (con cui spesso ci sono diatribe sull’autorizzazione dei lavori, specialmente di meccanica e carrozzeria). Mi sono capitati casi dove alcuni centri non avevano personale, o avevano code di lavoro lunghissime, o avevano avuto da dire per il costo ricambi o per le ore di lavorazione previste con il provider, generando un fermo tecnico e un disservizio notevole al cliente finale. Noi facciamo per te quest’analisi prima di firmare il contratto e ti rendiamo consapevole, poi siamo al tuo fianco proprio in queste occasioni durante la vita contrattuale. Siamo noi che andiamo a fondo della criticità e proviamo a capire dove si inceppa il meccanismo che dovrebbe scorrere fluido e come sbloccare la situazione rapidamente. L’importanza di avere un supporto valido e presente, oltre ad un mero customer service, si vede soprattutto in queste occasioni. Ed ha un valore altissimo.
  1. CANONE: dulcis in fundo, si certo, non lo nego mica, è importantissimo anche il canone. Ma sempre commisurato ai servizi inclusi. La rata mensile concordata è fondamentale che sia sostenibile e congrua. Unico avvertimento: non credere ciecamente a chi millanta di pagare canoni stracciati, tutto compreso, col miglior servizio del mondo. Certo, si può trovare la grande occasione, ma è raro. Spesso e volentieri mentono per riempirsi la bocca.

Ci occupiamo da 20 anni di noleggio a lungo termine e facciamo sempre e solo quello, forniamo la consulenza a centinaia e centinaia di aziende che ci hanno scelto tra i tanti che si spacciano da esperti da tempo immemore.

Abbiamo passato e superato di slancio la crisi dell’auto a inizio secolo, il tracollo del 2008 e ciclicamente periodi non facili, per questo non ci spaventiamo di fronte all’ennesima sfida, ma ci rimbocchiamo le maniche e siamo pronti per supportare chi si affiderà a noi e al nostro staff di comprovata esperienza.

Ogni trattativa verrà gestita tramite video call con il Personal Advisor, al fine di abbattere le distanze e creare quel giusto rapporto di fiducia che la sola voce telefono non raggiungerà mai.

Vuoi parlare con un nostro Personal Advisor oggi stesso? Noi ci siamo, operativi al 100%. Contattaci ora!